Ecco la carta del devastante tornado che ieri ha investito Oklahoma City.
I venti sono governati da Mercurio, che qui è in congiunzione eclittica con Aldebaran (stella della natura di Marte) ed appena entrato nel decano di Marte…ma soprattutto Mercurio ha appena superato la massima declinazione solare (Mercurio aveva una declinazione nord di 23°31’, e noi sappiamo che la massima declinazione solare è di 23°28’). Un pianeta che supera il picco di declinazione ha effetti corruttivi, e probabilmente anche in questo caso hanno un particolare rilievo le fasi critiche, cioè i momenti in cui il pianeta ha appena superato la massima declinazione del Sole. Ecco cosa scrivo a questo riguardo nel mio “Trattato di astrologia elettiva tradizionale”: “Inoltre, similmente a quanto già detto a proposito della latitudine, vi sono importanti punti di svolta sia quando il pianeta ha declinazione prossima allo zero, sia quando supera la massima declinazione solare, che è pari a 23°28’ N/S. Anche in questo caso i pianeti con declinazione prossima allo zero, e quindi in procinto di passare da una declinazione nord ad una sud o viceversa, tendono ad indicare un cambiamento o punto di svolta, mentre quelli con declinazione superiore alla massima solare nel nord o nel sud indicano spesso cose fuori dalla norma…in quest’ultimo caso bisogna però stare attenti, poiché il picco di declinazione può produrre facilmente effetti corruttivi, se il contesto supporta questi significati”.
A tutto ciò bisogna aggiungere che Mercurio è anche veloce di moto (proprio come i venti del tornado) e che la congiunzione Mercurio-Venere (in segno d’Aria, appunto) è proprio sul grado dell’eclisse lunare del 4 giugno 2012.
Il trigono Luna-Sole richiama l’eclisse solare del maggio 2012.
Marte non soltanto è esattamente opposto all’eclisse solare dello scorso novembre, ma è anche al suo Nodo boreale, cioè ha una latitudine sud prossima allo 0 ed è in procinto di acquistare una latitudine nord, quindi gli effetti del richiamo dell’eclisse sono molto potenziati.
A Saturno manca meno di 1° per giungere sul luogo dell’eclisse solare dello scorso 25 aprile.