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ARCHEOASTRONOMIA DI TORINO: TORINO E LE STELLE
Premessa
Questa ricerca si propone di spiegare la città di Torino e i suoi segreti alla luce del simbolismo astrale. Ma si propone anche di propiziare la nascita di una sorta di nuova materia che è sicuramente figlia dell'Archeoastronomia ma che, a differenza di quest'ultima, non è interessata soltanto agli allineamenti astronomici realizzati intenzionalmente dagli antichi costruttori. Infatti, si parte dal presupposto che sia gli elementi più importanti del paesaggio naturale, sia le costruzioni umane, sorgono esattamente nei punti e con gli allineamenti astronomici in cui “devono” sorgere in base a quella che è la loro natura, funzione e destino, nonché in base alle loro relazioni con gli altri elementi della città o del paesaggio. Si tratta di una certezza che ci deriva dallo studio sistematico delle stelle nei loro effetti sulla vita umana, in cui nulla è lasciato al caso. E questo studio su Torino, come vedremo, dimostra pienamente la fondatezza di questa tesi. Ciò significa che in realtà nessun allineamento astronomico è “casuale”.
Il toro, simbolo di Torino: mito e astronomia
Il toro è da sempre il simbolo di Torino, al punto che è raffigurato anche nello stemma della città.
Secondo uno dei miti associati ad essa, Torino fu fondata da un principe egizio di nome Eridano. Giunto in Piemonte con l'intento di creare un nuovo regno, costui attendeva un segno divino, e lo riconobbe in un toro che si abbeverava lungo le sponde del Po. Per il principe quel toro era una manifestazione del dio Api, quindi decise di fermarsi in quel luogo che chiamò Eridania. Al principe Eridano e al culto del dio-toro Api si deve la tradizionale simbologia taurina molto presente in città. Si dice anche che il principe egiziano avesse fatto erigere un grande tempio dedicato al dio Api dove oggi sorge la Chiesa della Gran Madre.
Passiamo ora dal mito alla storia. Intorno al terzo secolo a.c. in quel territorio si insediarono i Taurini, un particolare gruppo etnico dei Celto-liguri. Già nel III secolo a.C. era presente un grande villaggio, probabilmente collocato alla confluenza dei fiumi Po e Dora, che si sarebbe chiamato Taurasia. Secondo alcune narrazioni, i Taurini si sarebbero adattati alla venerazione del toro come dio-animale. Nei secoli successivi altri storici sostennero tale ipotesi. Quindi, anche se secondo l’opinione prevalente il nome della città deriverebbe dal celtico Tauro (montagna), appare plausibile anche l'etimologia latina taurus (toro).
Certo è che nel 58 a.C. l'allora proconsole Giulio Cesare fece insediare nell'area un accampamento militare, come posizione strategica per la via delle Gallie, per poi ampliarlo a una prima colonia nel 44 a.C., chiamata Iulia Taurinorum. Ma la definitiva fondazione avvenne grazie ad Augusto che, intorno al 28 a.C. fondò una seconda colonia con il nome di Augusta Taurinorum.
I Romani avevano ereditato dagli Etruschi i riti per fondare nuove città e le tecniche per allinearle astronomicamente. Uno degli assi principali dell'urbanistica cittadina era il decumanus maximus che aveva una tendenziale direzione est ovest e che si incrociava ad angolo retto con il cardo maximus, ovvero il principale asse nord-sud.
Come già evidenziato da altri studiosi, il decumano di Torino corrisponde alla direzione del sorgere del Lunistizio intermedio. Questa particolare fase del ciclo lunare si verifica ogni 18.6 anni e si ha quando la declinazione minima e massima della Luna non può superare il valore di circa +-18°30’, avendo così una fascia di oscillazione alquanto ridotta. Al contrario, negli anni di Lunistizio estremo (qual è questo stesso anno 2025) questa fascia di oscillazione della declinazione della Luna può arrivare ai suoi massimi e minimi assoluti, che sono di circa +-29°.
Ecco lo stemma di Torino:
Quando volevano allineare una strada o un monumento alla Luna, gli antichi costruttori sceglievano sempre i Lunistizi (quello intermedio o quello estremo). Quindi potrebbe esserci stato nell'intenzione dei costruttori un voluto allineamento alla Luna in questa fase del suo ciclo, anche se questa intenzionalità non è affatto certa.
Ma che dire del Toro, il simbolo di Torino che è presente anche nel cielo sotto le forme dell'omonima costellazione? Notiamo innanzitutto che il simbolismo della Luna è tradizionalmente legato a quello del Toro, cosa che si riflette anche nel simbolismo astrologico che vuole la Luna in esaltazione nel segno zodiacale del Toro.
Ma non basta: c’è di mezzo anche l’omonima costellazione. Infatti, la stella Zeta Tauri, nota anche come Al Hecka - ha raggiunto una massima declinazione di +18°49’, e quindi in questa fase fondamentale del suo ciclo tramontava in allineamento con il decumano di Torino. Questa stella marca la punta del corno sinistro del Toro.
Il Toro e il Lunistizio estremo: via Po e dintorni
Via Po è una delle vie storiche del Centro di Torino e collega Piazza Castello a piazza Vittorio Veneto. È forse la via più bella della città ed è caratterizzata dagli edifici con i portici tipici torinesi, sotto i quali si dispongono numerosi negozi, librerie e alcune bancarelle. La vedete in questa immagine. In fondo si intravede la chiesa della Gran Madre.
L'allineamento astronomico è molto significativo perché, come già è stato notato da altri studiosi, corrisponde al Lunistizio estremo meridionale. Si tratta del punto di levata più a sud che può essere raggiunto dalla Luna nel corso del suo intero ciclo di 18.6 anni.
Abbiamo visto che il decumano è allineato al Lunistizio intermedio. Ora invece ci troviamo di fronte a un'altra antica e importante via che è allineata al Lunistizio estremo.
Questo per quanto riguarda la Luna. Ma che dire del Toro celeste, cioè dell'omonima costellazione? Essa ha o non ha un ruolo anche in questo allineamento? Ebbene, sì. E si tratta sempre della stella Zeta Toro. In questo caso si tratta del suo azimut di levata eliaca di quando era alla sua minima declinazione, cioè al suo punto di arresto inferiore: la luce della stella nel suo sorgere si rendeva visibile per la prima volta proprio quando essa era allineata alla via.
La cosa più sorprendente è proprio il fatto che probabilmente i costruttori, così come coloro che hanno elaborato e tramandato i miti relativi al toro facendone il simbolo di Torino, non erano consapevoli di tutto questo, né hanno programmato a “tavolino” questi allineamenti astronomici alle stelle del Toro.
Questa è la migliore dimostrazione che c'è un Cosmo che fa le cose da sé, e che vi è una ben precisa corrispondenza biunivoca tra questi fattori cosmici e l’agire umano. Ed è inutile cercare di stabilire se sia nato prima l'uovo o la gallina…
In questa immagine vediamo la confluenza della Dora Riparia e del Po a Torino.
Il Centro simbolico di Torino
“L’Egitto è figlio del Nilo”, diceva lo storico greco Plutarco. Allo stesso modo, noi potremmo dire che Torino è figlia del Po; o meglio, dell'incontro tra la Dora Riparia e il Po. In effetti, Torino è sempre stata vista come il simbolico frutto generato dall’unione tra il Sole e la Luna, perchè così è sempre stata interpretata la confluenza di un fiume “lunare” (l’impetuosa Dora Riparia) in un fiume “solare” come il placido e sonnacchioso Po. Effettivamente considerazioni di natura simbolica di questo tipo erano sempre ben presenti nelle intenzioni degli antichi uomini quando sceglievano il luogo dove far nascere una nuova città, insieme a più evidenti motivazioni di ordine pratico. Di solito essi osservavano il paesaggio alla ricerca di segni particolari che mostrassero qualche potere intrinseco del luogo, una particolare presenza o segno degli Dei. In particolare, venivano osservati i fiumi, le loro sorgenti e/o confluenze e i picchi dei monti. Una confluenza tra due grandi fiumi era sicuramente qualcosa che ai loro occhi aveva un significato particolare, oltre alle evidenti considerazioni di utilità pratica. Quindi Torino può essere vista come figlia dell'unione di questi due fiumi, la quale a sua volta è stata vista come manifestazione delle “nozze” tra la Luna e il Sole.
Va detto che a Torino prevale l'influsso lunare, non soltanto perché le acque sono da sempre associate alla Luna e Torino è una città fluviale per eccellenza, ma anche e soprattutto per via dell'allineamento del decumano al Lunistizio intermedio, nonché dell'altra importante strada “lunare” che collega il nucleo originario della città con il fiume Po e con la chiesa della Gran Madre di Dio (che è orientata al Lunistizio estremo).
La conseguenza più importante di tutte queste considerazioni riguarda sicuramente l'individuazione del Centro simbolico della città. Nel caso di Torino, esso non può che essere rappresentato dal punto di confluenza della Dora Riparia nel Po. Tutte le città di antica fondazione presentano al loro interno o nei loro dintorni un elemento del paesaggio naturale di particolare spicco, il quale veniva interpretato come un segno dei particolari poteri di quel luogo, e quindi anche della città che vi sarebbe sorta. Questo luogo, per quanto periferico possa essere o sembrare rispetto allo sviluppo della città, è il vero Centro, a partire dal quale “prendere le misure” per disegnare e allineare il territorio circostante secondo un certo progetto e una certa intenzione. In realtà, anche in questo caso l'effettiva presenza di un’ntenzionalità dei costruttori può essere messa tra parentesi, in quanto il Centro in questione opera sempre e comunque “automaticamente”, diventando così il vero punto di riferimento per misurare gli allineamenti astronomici dei luoghi più importanti della città.
Un'importante conferma di tutto questo ci viene proprio dal mito di Fetonte, che è uno dei miti associati alla nascita di Torino. Fetonte chiese ad Apollo di poter guidare il carro solare, e sappiamo tutti com’è andata a finire. Ma non tutti sanno che in una versione del mito, quella di Ovidio, si sostiene che Fetonte cadde presso il fiume Eridano, identificato con il Po, e in particolare, nel luogo dove il Po incontra la Dora Riparia. Lì, molti secoli dopo, sarebbe sorta la città di Augusta Taurinorum, la futura Torino.
Di recente ho pubblicato un libro sull’archeoastronomia di Torino – dal titolo Torino e le stelle – ed è proprio da questo Centro simbolico che ho misurato l'allineamento astronomico degli edifici e delle piazze più importanti della città, giungendo a conclusioni molto interessanti riguardo al loro simbolismo nell’ambito del tessuto urbano. Per motivi di spazio non posso parlarne in questa sede. Vi basti pensare che una chiesa “lunare” come quella della Gran Madre di Dio rispetto a questo Centro simbolico si trova esattamente allineata al punto di tramonto del Lunistizio estremo inferiore…e ad essa si giunge proprio tramite via Po, la quale a sua volta, come abbiamo visto, è allineata al sorgere del Lunistizio estremo inferiore. Probabilmente anche questo è un caso. Ma proprio per questo motivo restiamo ancor più sorpresi dall’intelligenza di tutte queste “casualità”.
Il Lunistizio, le sorgenti del Po e il Centro simbolico di Torino
Gli elementi del paesaggio possono creare relazioni astronomiche e simboliche tra loro anche quando si trovavano a grandi distanze. Lo stesso Centro simbolico di una città di solito si trova in significative relazioni astronomiche con altri elementi del paesaggio, talora posti anche a una certa distanza. Solitamente si tratta di un luogo affine ad esso, e che rispetto ad esso è posto in una direzione astronomicamente importante, come quella del sorgere o tramontare dei Solstizi, dei Lunistizi o di stelle significative in relazione alla natura dei luoghi stessi, o anche un semplice allineamento ai punti cardinali.
Nel caso del Po, come non pensare alle sorgenti del fiume stesso? Possiamo averne la conferma verificando se vi è una direzione astronomicamente significativa tra le sorgenti del Po e il Centro simbolico di Torino, cioè il punto in cui avviene la confluenza della Dora Riparia nel Po. E in effetti tra questi due luoghi vi è, ancora una volta, l’azimut del Lunistizio estremo: se osservata dalle sorgenti del Po, la Luna può essere vista sorgere proprio in corrispondenza del Centro simbolico di Torino!
La linea mostra la direzione tra le sorgenti del Po e Il Centro simbolico di Torino, individuato dalla confluenza della Dora Riparia e del Po:
Quindi l'influsso dei Lunistizi su Torino ha una causa ancor più remota e “radicale”: la sua vera origine è proprio nella relazione che lega la città alle sorgenti stesse del Po tramite il suo Centro simbolico. Si tratta della migliore e più sorprendente spiegazione astronomica del fatto che Torino è veramente “figlia del Po”. E questa filiazione è mediata e veicolata proprio dalla direzione dei Lunistizi. Il fatto che le acque e i fiumi siano legati astrologicamente alla Luna, e quindi anche ai Lunistizi, non fa che rendere più potenti queste direzioni astronomiche, come sempre accade quando esse trovano una così evidente corrispondenza e manifestazione sul piano terrestre. E spiegano anche perché l'influsso che il Centro simbolico può irradiare nella città di Torino è di natura soprattutto lunare. Forse anche per questo Torino è da sempre considerata una città molto legata all'esoterismo e alla magia…
Quindi il Centro simbolico (confluenza della Dora Riparia nel fiume Po) può irradiare con forza l'influsso dei Lunistizi nella città sia per la sua natura fluviale, e quindi acquatica, sia per questo rapporto di “derivazione” astronomica dalle sorgenti stesse del Po. È significativo notare che questa stessa linea intercetta perfettamente anche il Palazzo Reale di Torino.
Non possiamo quindi che auspicare lo sviluppo di questa sorta di “nuova materia” che consente una sorta di ermeneutica astronomica del paesaggio naturale o urbano, sia in sé stesso, sia nella dialettica e nelle relazioni più o meno “occulte” tra i vari elementi che lo compongono. La chiave per decifrare questo simbolismo risiede nella natura e nei significati delle stelle e delle costellazioni, oltre che del Sole e della Luna nelle fasi fondamentali dei rispettivi cicli.
Il lettore interessato ad approfondire l'argomento anche in relazione ai singoli edifici monumentali e alle piazze e statue della città, troverà sicuramente interessante la lettura del mio libro Torino e le stelle, corredato anche da numerose immagini che aiutano a seguire meglio gli allineamenti astronomici disegnati su Google Earth pro. Non si tratta di un libro rivolto ai torinesi, ma a tutti coloro che sono interessati a decifrare lo spazio locale in base al simbolismo degli astri. La città di Torino mi ha offerto solo lo spunto per una serie di esempi. Ma le tecniche illustrate possono essere applicate a qualsiasi altra città.
Potete acquistare il libro qui. Invece a questo link trovate un elenco completo delle opere pubblicate.