Astrologia Previsionale - Astrologia oraria, elettiva, classica e Magia Astrologica
LE IMMAGINI STELLATE NEL TEMA NATALE (articolo pubblicato nel numero invernale 2020 di "Linguaggio Astrale")
Per approfondimenti sulle tecniche di Astrologia Stellare applicate all'interpretazione del tema natale, potete leggere il mio libro Le immagini stellate nel tema natale, nella Rivoluzione Solare e nelle progressioni e direzioni
Giacomo Albano
LE IMMAGINI STELLATE NEL TEMA NATALE
L’importante ruolo giocato nel tema natale dalle costellazioni, asterismi e stelle, con particolare riferimento alle loro fasi eliache, angolarità e relazioni con i pianeti.
In questi ultimi anni, nell’ambito delle mie ricerche di Astrologia Stellare, ho elaborato un modo di interpretare il tema natale che, anziché partire dai pianeti, parte dalla considerazione delle stelle, asterismi e costellazioni che sono angolari al momento della nascita, e tra queste in particolare di quelle che compiono una loro fase eliaca, cosmica o acronica in quei giorni. La loro importanza diventa poi ancora maggiore, anzi decisiva, se vi sono anche significative configurazioni dei pianeti con queste stelle.
In questo modo i pianeti restano importanti, ma sono considerati più che altro nel loro ruolo di attivatori di certe astratte potenzialità di significato insite nelle immagini stellate e nei loro paranatellonta[1]. Queste immagini rappresentano lo sfondo fisso lungo il quale si muovono gli astri erranti, cioè i pianeti, i quali tramite le loro variabili configurazioni possono attivare in tanti modi diversi alcuni dei loro molti possibili significati simbolici. Spesso anche il semplice valore iconico di queste immagini è tale da indicare i tratti più caratteristici della vita del nativo.
I pianeti possono attivare stelle, asterismi e costellazioni tramite congiunzione eclittica, per grado di passaggio e “in mundo”, ma specialmente se si tratta di stelle angolari alla nascita anche gli aspetti si rivelano importanti. A questo dobbiamo aggiungere i paralleli di declinazione e i paran, che si verificano ogni volta che il pianeta e la stella si trovano simultaneamente in un angolo della carta.
Nell’esempio che segue applichiamo questi principi al tema natale di Giulio Andreotti. Trovate i grafici sotto l'articolo.
Stelle e immagini celesti angolari alla nascita di Andreotti
Alla nascita dello statista sorgeva l’Arco del Sagittario e culminava Arturo, la brillante della costellazione di Bootes. Tramontavano l’Idra e le stelle malefiche dei Gemelli che si trovano nella parte mediana della costellazione (Mebsuta e Mekbuda).
Erano i giorni del sorgere cosmico dell’Arco del Sagittario con le stelle Kaus australis, Kaus media e Kaus borealis. E poiché l’Arco era anche angolare alla nascita, la nostra attenzione deve concentrarsi soprattutto su questo asterismo.
Quando ci troviamo di fronte a un asterismo che assume ruolo da protagonista per l’angolarità e/o le fasi eliache, la prima cosa da fare è vedere se e come i pianeti lo attivano con forza ancor maggiore tramite le loro varie possibili configurazioni. Ebbene, in quei giorni Giove tramontava al sorgere di Kaus Media, quindi era legato alla stella da un paran che in tal modo attivava l’intero asterismo dell’Arco del Sagittario. Tutte le stelle dell’Arco hanno natura Giove-Marte e possono conferire successo, alte ambizioni, dinamismo, capacità di proiettarsi verso l’ignoto.
E poiché il pianeta attivatore è un benefico nella sua esaltazione (Giove in Cancro) ed il tutto è avvenuto in paran con la culminazione della brillante Arturo che ha anch’essa natura Giove-Marte ed esprime significati simili, sono stati proprio questi a manifestarsi nella vita di Andreotti.
Tra le stelle appena sorte, vi sono anche Alnasl (la punta della Freccia) e gli ammassi che si trovano nei pressi del volto e dell’Arco, noti con i nomi di Facies, Manubrium e Spiculum. Questi ammassi hanno tutti natura Sole-Marte.
Anche questi sono attivati con forza in virtù delle configurazioni dei pianeti. Infatti, Mercurio era congiunto ad Alnals, il Sole era in parallelo con Manubrium (ammasso nel volto dell’Arciere), Polis (parte superiore dell’Arco), Albaldah (parte posteriore della testa dell’Arciere). Anche Manubrium sorge alla nascita ed è opposto a Giove per grado di passaggio.
Il sorgere dell’Arco del Sagittario insieme alle stelle del pungiglione dello Scorpione alla nascita di Giulio Andreotti. Al Mc vi era Arturo (la brillante di Bootes).
Quindi i principali pianeti attivatori dell’Arco sono il Sole, Giove, Saturno (in virtù della mutua ricezione che lo lega al Sole) e Mercurio. Il Sole, Giove e Saturno sono tutti possibili significatori naturali del potere, e questo certo ha contribuito a indirizzare gli effetti di queste stelle in una certa direzione. Se poi ammettiamo che l’ottava casa ha a che fare con la politica, notiamo che Saturno è sulla cuspide dell’ottava in mutua ricezione con il Sole che la governa, e che Mercurio governa il segno in essa intercettato (la Vergine).
La cosa è confermata anche dalla culminazione di una stella brillante (Arturo di Bootes) che era anche in perfetta quadratura con il Sole natale. Arturo conferisce ricchezza, potere e onori e alla nascita era in antiparallelo di declinazione con Venere. Saturno era a sua volta in sestile con Arturo per grado di passaggio e Marte era in trigono mondano con la stella. Ma, soprattutto, vediamo che alla nascita anche Arturo era in paran con Giove, in quanto la stella culminava mentre Giove tramontava.
La natura di questi pianeti configurati non fa che accentuare la simbologia di potere, che peraltro già di per sé appartiene alla brillante di Bootes, la quale ha anch’essa natura Giove-Marte.
Abbiamo visto che qui Saturno non soltanto è signore dell’Asc, ma è anche in mutua ricezione con il Sole stesso, quindi acquista grande importanza. Ecco quindi che la ciliegina sulla torta è rappresentata dalla sua congiunzione con Regolo, la brillante che rappresenta il cuore del Leone e che è la stella regale per eccellenza.
Non possiamo fare a meno di notare che alla nascita sorgeva il segno curvo (cioè di breve ascensione) del Capricorno insieme all’Arco del Sagittario: difficile non pensare che la combinazione di questi due fattori possa aver contribuito alla famosa gobba di Andreotti…
Il ruolo del Centro della Galassia
Alla nascita di Andreotti sorgeva la zona di cielo più o meno corrispondente al Centro della Galassia, che si trova proprio nella direzione verso cui il Sagittario punta la sua freccia. Tra gli altri possibili significati, il Centro galattico può evidentemente assumere quello di un grande potere, e di certo è questo il significato che ha assunto nella vita di Giulio Andreotti, anche perché configurato a Saturno (per trigono) e alla Luna (per opposizione).
La Luna era opposta al Centro Galattico e Saturno era in trigono con esso. E quando il Centro Galattico ha perfezionato il trigono con Saturno signore dell’Asc (nonché pianeta in mutua ricezione con il Sole stesso!), è iniziata l’epoca del maggior potere andreottiano. Nel 1950 il Centro era a 26°9’ Sagittario, quindi perfezionò l’opposizione con la Luna natale di Andreotti proprio intorno al 1947, quando divenne sottosegretario del governo De Gasperi, iniziando la sua vera e propria carriera politica.
Perché i paran stellari hanno prodotto proprio questi effetti nel tema natale di Andreotti?
Oltre a portare alla ribalta alcune delle immagini angolari in paran a preferenza delle altre, i pianeti configurati ad alcune di queste stelle sono determinanti per indirizzarne gli effetti in alcune delle loro possibili direzioni. Per esempio, nel caso di Andreotti, l’attivazione dell’Arco del Sagittario e delle brillanti Arturo e Regolo ad opera di pianeti legati anch’essi a una simbologia di potere e di politica (per i loro significati naturali e anche per il loro legame con l’ottava casa) ne ha diretto gli effetti verso questo particolare tipo di manifestazione. Nel libro “Astrologia Stellare Medica”, esaminando il tema natale del fisico Heinsenberg, ho invece fatto notare come in quel diverso contesto il volto dell’Arciere e l’Arco hanno espresso un altro dei loro tipici significati: ricerca dell’ignoto, esplorazione di nuovi confini della scienza, e anche il ruolo determinante che ha l’osservatore nel mondo delle particelle elementari. Questa attivazione di un altro tra i loro possibili significati era appunto dovuta alle diverse configurazioni tra queste stelle e i pianeti, e in parte anche al fatto che si trovavano al Discendente, e non all’Ascendente, indicando così più l’oggetto principale delle ricerche del nativo che una sua caratteristica personale.
È dunque il complesso della carta (non solo dei pianeti, ma anche delle altre stelle che vengono alla ribalta) a indirizzare gli effetti delle astratte immagini celesti verso una delle loro molte possibili forme di manifestazioni.
La potenza delle suddette attivazioni planetarie delle immagini stellate è legata anche al fatto che il signore dell’Asc è Saturno stesso che per giunta è in mutua ricezione con il Sole, quindi tutte le sue configurazioni alle stelle valgono molto di più, e aggiungono una determinante sfumatura di “potere” legata anche alla sua perfetta congiunzione anche visuale con Regolo. Il sestile applicativo della Luna con Saturno stesso non fa che rinforzare il tutto.
È dunque evidente che nel tema natale di Andreotti sarebbe arduo trovare nei soli pianeti il segno inconfondibile del suo potere e della sua eminente posizione pubblica. Tutto invece si chiarisce se consideriamo il ruolo delle stelle, asterismi e costellazioni e delle loro relazioni con i pianeti.
La parte oscura del potere andreottiano
Ma quelli erano anche i giorni del tramonto acronico di Alphard, la stella che segna “il cuore dell’Idra”. Alphard è la brillante della costellazione ed era configurata a Saturno per congiunzione eclittica e al Sole per opposizione mondana. E alla nascita di Andreotti l’Idra era proprio al tramonto, quindi questo influsso decisamente più “oscuro” ha avuto modo di farsi sentire nella sua vita.
Inoltre Giove tramontava con Mebsuta (stella dei Gemelli che ha la natura di Saturno) e mentre sorgevano Lesath e Shaula (pungiglione dello Scorpione).
Sono tutte e tre stelle malefiche, e anche i loro effetti si sono manifestati chiaramente. Si è sempre parlato dei rapporti di Andreotti con esponenti della mafia, della torbida finanza vaticana, della P2 eccetera; e indubbiamente, al di là delle inchieste giudiziarie che lo hanno coinvolto e del loro esito, resta il fatto che il potere andreottiano ha avuto indubbiamente anche un lato “oscuro”. Il fatto stesso di essere stato coinvolto in un processo per corrisponde perfettamente alla simbologia di queste stelle del pungiglione dello Scorpione, specialmente se consideriamo quanto già detto a proposito del ruolo dell’Idra. Anzi, se mettiamo insieme il paran formato dalla malefica stella dei Gemelli Mebsuta che tramontava con la coda e pungiglione dello Scorpione che sorgevano, otteniamo una perfetta rappresentazione del capo di accusa che gli fu mosso: associazione a delinquere (Gemelli) di stampo mafioso (pungiglione dello Scorpione).
Albano.giacomo@yahoo.it
[1] In questa sede attribuiamo a questo termine di origine greca il suo significato più ampio, cioè la simultanea presenza in un cardine del cielo di stelle e/o pianeti, anche se si tratta di un cardine diverso, per esempio un astro che si trova al Mc e uno che è all’Ascendente o al Discendente. Qui abbrevieremo il termine con la parola paran.
Il sorgere dell’Arco del Sagittario insieme alle stelle del pungiglione dello Scorpione alla nascita di Giulio Andreotti. Al Mc vi era Arturo (la brillante di Bootes).