Astrologia Previsionale - Astrologia oraria, elettiva, classica e Magia Astrologica
In questi giorni è stato pubblicato il mio nuovo libro "Astrologia dei raggi. Come i raggi delle stelle creano il mondo". Dalla quarta di copertina:
In questo libro la teoria dei raggi di Al-Kindi viene sviluppata in senso "esoterico" e conciliata con la metafisica dell'Advaita Vedanta che concepisce un'unica Realtà non-duale che è il Brahman. Vedremo come ogni livello di quest'unica Coscienza emana raggi che creano i livelli inferiori come in un gioco illusionistico di specchi: un puro gioco di energie che assumono un certo significato e "materialità" soltanto se ci si pone a livello dell'io individuale. La seconda parte del libro illustra una serie di esempi relativi ad alcuni momenti astrologici "privilegiati" in cui il Cielo concepisce i suoi Pensieri più significativi. Si studiano poi i legami tra queste carte e i temi natali degli individui che hanno incarnato quelle Idee alla massima potenza. Un nuovo tipo di analisi astrologica che sposta l'attenzione dall'io individuale ai raggi e al meccanismo impersonale del cosmo vi insegnerà ad interpretare il tema natale non solo in se stesso, ma anche e soprattutto alla luce dei Pensieri Divini di cui esso rappresenta una manifestazione.
Per leggere alcuni estratti cliccate qui
Qui di seguito potete leggere l'indice dell'opera e l'introduzione:
INDICE
PARTE PRIMA
LA TEORIA DEI RAGGI
La teoria dei raggi nel pensiero di al-Kindi
Le caratteristiche dei raggi
Le pratiche magiche nella concezione di al-Kindi
La visione non finalistica del cosmo
PARTE SECONDA
L'INTERPRETAZIONE ESOTERICA DELLA TEORIA DEI RAGGI
Implicazioni esoteriche della teoria di al-Kindi
Il Brahman e la non-dualità nell'Advaita Vedanta
Il concetto di Maya
Il pensiero di Samkara: la coscienza come flusso di immagini, e la priorità delle immagini sul soggetto che le percepisce
I raggi come strumenti della Maya o Illusione Cosmica e mezzo di manifestazione del molteplice
Una risata seppellirà il mondo: le vicende terrene come grossolana imitazione e "caricatura" della Vita Divina
L'interazione "verticale": la relazione tra i raggi delle stelle, la vita terrestre e l'uomo Il Mondo come Pensiero Divino
I quattro livelli della coscienza secondo la concezione del Vedanta
La funzione creatrice dei raggi emessi dagli esseri umani
L'interazione "orizzontale" tra gli esseri (o nuclei coscienziali) appartenenti alla dimensione terrestre
Altre considerazioni sulla funzione "creatrice" dei raggi emessi dagli uomini e dalle altre cose terrestri
PARTE TERZA
L'INTERPRETAZIONE ASTROLOGICA DELLA TEORIA DEI RAGGI
I momenti astrologicamente più significativi alla cui luce esaminare tutti gli altri: Grandi Congiunzioni, eclissi e sizigie.
PRIMO ESEMPIO ASTROLOGICO: IN CHE MODO I RAGGI DI DUE PERSONE SI SONO INCONTRATI AL MOMENTO DEL LORO PRIMO INCONTRO FACENDO NASCERE L'AMORE
Le eclissi che hanno preceduto il primo incontro
Il tema di primo incontro
In che modo il tema di primo incontro ha richiamato e attivato le potenzialità delle eclissi precedenti
Confronto tra i temi natali statici e dinamici dei due protagonisti tra loro e con la carta del primo incontro.
In che modo il potenziale delle eclissi si è manifestato nelle tappe più salienti della loro relazione
SECONDO ESEMPIO ASTROLOGICO: HITLER E L'IDEA NAZISTA
Premessa filosofica
La congiunzione Giove-Saturno del 1842
L'Idea nazista nel tema natale di Hitler e nelle eclissi che hanno preceduto la sua nascita
Come l'Idea nazista si è articolata e manifestata nel corso degli anni: i richiami delle eclissi precedenti la nascita di Hitler
TERZO ESEMPIO ASTROLOGICO DI INTERAZIONE TRA RAGGI: MATTEO RENZI SCALZA ENRICO LETTA DA PALAZZO CHIGI
QUARTO ESEMPIO ASTROLOGICO: LA CARTA DI UN EVENTO CONSIDERATA IN SE STESSA
QUINTO ESEMPIO ASTROLOGICO: L'INCIDENTE DELLA COSTA CONCORDIA
UN ESEMPIO DI INTERPRETAZIONE MITOLOGICA-ARCHETIPALE DEGLI EVENTI DELLA NOSTRA VITA QUOTIDIANA
INTRODUZIONE
Il punto di partenza di questo saggio è la teoria dei raggi del sapiente arabo al-Kindi, secondo il quale tutte le cose del mondo si muovono per effetto del moto degli astri, e gli astri agiscono sul mondo tramite i loro raggi luminosi. Ogni stella ha una natura sua propria, e quindi agisce emettendo raggi che trasmettono la sua natura al mondo elementale. I raggi sono quindi un veicolo di trasmissione degli influssi dal mondo "superiore" a quello "inferiore". Fin qui la teoria di al-Kindi non si discosta dalla visione tradizionale, secondo la quale gli astri agiscono sul mondo tramite la loro luce. L'originalità della teoria risiede nel fatto che secondo lui non soltanto le stelle, ma tutte le cose del mondo emettono raggi, ed è proprio tramite i raggi che interagiscono tra loro trasmettendo alle altre la loro natura. Le cose del mondo, infatti, essendo "figlie del Cielo", emettono anch'esse raggi a imitazione delle stelle, né potrebbe essere altrimenti, se si ammette che esse stesse sono composte dai raggi stellari così come sono rappresentati dalle configurazioni celesti presenti al momento della loro nascita (il cosiddetto "tema natale").
Nella nostra trattazione svilupperemo in senso più "esoterico" la teoria dei raggi, dimostrando che essi sono il meccanismo da cui origina e tramite cui si estende e perpetua la Maya o Illusione Cosmica che dir si voglia. Il nostro scopo è infatti quello di conciliare questa teoria con la metafisica dell'Advaita Vedanta.
La parola "Advaita" si riferisce ad un sistema di pensiero Vedantico che concepisce un'unica Realtà non-duale, che è il Brahman. Il Brahman è Coscienza Assoluta, cioè non riflessa, senza soggetto e senza un io. A questo proposito si usano anche le definizioni di Coscienza di Luce e Coscienza Cosmica. Si tratta di quello stato dell'essere che possiamo definire come non-dualità: da un lato, infatti, in questo stato non si dà distinzione tra un soggetto e un oggetto della conoscenza, dall'altro la Coscienza Assoluta, pur essendo Una, ammette in sé anche il principio della molteplicità, il quale tuttavia non intacca minimamente l'Unità del Tutto. Nulla infatti può avere una reale consistenza ontologica al di fuori del Brahman, quindi questa molteplicità può sussistere soltanto se e nei limiti in cui la Coscienza oscura in parte se stessa, cessando così di essere "assoluta": è appunto ciò che accade nei cosiddetti stati "inferiori" dell'essere, uno dei quali è quello umano. Questa coscienza, una volta caduta dall'originario stato di assolutezza , non può più contenere tutti i possibili all'interno di se stessa, ma inizierà a viverli almeno in parte come un "fuori", cosa che già di per sé crea le premesse perché si formi il senso di un "io" che deve percepire questo mondo "esterno". Ma ciò significa che questo mondo "esterno" in realtà è assai simile a un sogno. Nella Coscienza superiore, infatti, non ci sono soggetto e oggetto, passato e futuro, causa ed effetto, ragion per cui tutte le cose molteplici sono Maya, cioè fantasmagoria, illusione fenomenica . La coscienza individuale dev'essere quindi intesa non come una realtà in se stessa, ma come un prodotto, una "piega" di una coscienza originaria assoluta e de-soggettivata" .
Si mostrerà quindi il processo tramite cui ai livelli inferiori della Coscienza nascono quei Pensieri Divini che sono le Idee platoniche. A livello delle Anime Celesti esse si articolano in un Logos che crea il mondo del simbolo, il quale poi al livello inferiore della coscienza umana si articola in una serie di eventi e di esseri che si manifestano nella dimensione spazio-temporale, la quale però appartiene alle modalità percettive della mente umana, e non alla Realtà in quanto tale.
Vedremo come ogni livello della Coscienza emana raggi che creano i livelli inferiori come in un gioco illusionistico di specchi, e come in realtà sono sempre e soltanto i raggi ad interagire tra loro in maniera più o meno armonica o conflittuale. In tal modo possiamo assurgere a una visione più astratta della realtà, da intendere come puro gioco di energie, le quali assumono un certo significato e una certa consistenza "materiale" soltanto se ci si pone a livello dell'io individuale: è chiaro infatti che poiché l'io percepisce la realtà tramite un corpo materiale non può che decriptarla in termini altrettanto materiali, ma questo non significa che essa lo sia in quanto tale. Lo stesso vale per i significati che attribuiamo agli eventi.
Ecco quindi che tutta la realtà viene descritta in termini di raggi e di incroci di raggi.
A livello umano questi raggi veicolano immagini simboliche di un mondo superiore, le quali quindi sono molto più astratte di quelle che formano il flusso di coscienza dell'uomo. Proprio per questo è impossibile per noi farcene un'idea precisa. Possiamo però provare ad immaginare questo ordine più alto di realtà anche alla luce dei miti, fermo restando che si tratta di ricostruzioni adattate al nostro particolare punto di vista e modalità percettive, e il cui valore è quindi puramente evocativo. E' quello che faremo negli esempi riportati nella seconda parte del saggio, in cui eventi più o meno "ordinari" sono esaminati nella loro tessitura simbolica e archetipale usando gli strumenti ermeneutici dell'astrologia e della mitologia.
Vedremo che vi sono alcuni momenti "privilegiati" in cui una Coscienza a noi superiore (che potremmo identificare con la Coscienza del Cielo nel suo complesso) concepisce i suoi pensieri più significativi. Si tratta in particolare dei momenti in cui si perfeziona una Grande Congiunzione o un'eclisse. L'eccezionalità del fenomeno astronomico segnala che il Cielo sta concependo un'Idea o Immagine particolarmente "forte", e quindi destinata a far sentire con maggior forza i suoi effetti anche negli stati "inferiori" dell'essere, i quali altro non sono se non la manifestazione degli stati superiori ad un livello diverso. L'analisi della carta astrologica eretta per uno di questi momenti particolari ci consente di comprendere l'essenza dell'Idea concepita in quel momento. Ecco perché è sempre bene studiare innanzitutto queste carte in se stesse, al fine di verificare di che natura potranno essere questi eventi di natura più o meno "eccezionale" che ne manifesteranno i potenziali in questo nostro mondo. In un secondo momento si verificherà in che modo questi potenziali siano stati richiamati dal tema natale che intendiamo esaminare.
Una volta individuata, sia pure in maniera necessariamente generale ed astratta, l'Idea veicolata da una certa eclisse, dobbiamo verificare se e in che misura essa sia stata richiamata dalla sizigia che ha immediatamente preceduto la nascita della persona o cosa che intendiamo studiare, e infine verificare se questi richiami siano presenti anche nel tema natale della persona o cosa. La sizigia precedente, quindi, rappresenta una sorta di passaggio intermedio tra le eclissi e il tema natale. Tuttavia i richiami presenti nel tema natale sono significativi anche a prescindere dalla loro presenza nella sizigia precedente. Bisogna anche notare che questi richiami possono essere di natura formale (i quali si hanno soprattutto quando importanti punti della nuova carta sono in aspetto all'eclisse o al suo dominus, oppure quando gli angoli della nuova carta coincidono con quelli dell'eclisse), ma anche sostanziale (i quali si hanno quando la nuova carta esprime significati simili a quelli dell'eclisse, sia pure usando mezzi diversi).
E' dunque anche e soprattutto in virtù del suo legame con queste altre carte mondiali precedenti che il tema natale di una cosa o persona acquista certe potenzialità, nel senso che se uno o più punti del tema natale richiamano un'eclisse precedente faranno sentire con molta più forza i loro effetti. Due temi natali molto simili possono dunque produrre effetti molto diversi anche perché diverse sono le eclissi e la sizigia che li hanno preceduti.
I temi natali delle singole cose o persone sono simili a pensieri minori che possono manifestare in maniera più o meno significativa alcuni aspetti di questi Pensieri di livello superiore. Ecco perché i pensieri "minori" rappresentati dai temi natali delle singole cose e persone nate sotto il vigore di una certa sizigia, eclisse o Grande Congiunzione devono essere esaminati alla luce di questi pensieri più significativi. E' soltanto da questo confronto che può emergere il loro vero significato. Più questi contatti sono significativi e numerosi, più il pensiero minore ha probabilità di spiccare e di porsi in qualche modo come "eccezionale" in virtù di qualche sua peculiarità, per il semplice motivo che esso si presenterà come chiara e forte articolazione, nel bene o nel male, di un Pensiero maggiore, e potrà quindi giovarsi della forza di quest'ultimo.
Tutto questo processo sarà esaminato anche nei suoi dettagli tecnici in una serie di esempi che vanno da un tema di primo incontro all'analisi dell'Idea nazista e della sua articolazione nel tempo, dal naufragio della Costa Concordia alla strage in una sinagoga ebraica avvenuta nel novembre 2014.
Uno degli scopi di questo saggio è quello di promuovere un'analisi astrologica più "oggettiva". Dalla teoria che viene esposta emerge infatti la necessità anche filosofica di spostare l'attenzione dall'io individuale ai raggi e al meccanismo impersonale del cosmo. Il tema natale di un singolo individuo e il limitato punto di vista da esso veicolato è soltanto l'ultimo anello di una catena di manifestazione di Idee di ordine superiore che vengono concepite in quei momenti astrologici "privilegiati". E' quindi importante imparare ad interpretarlo non in se stesso, ma sempre alla luce delle Idee di cui esso rappresenta una delle tante manifestazioni.
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