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La massima digressione delle stelle circumpolari e il suo ruolo nella vita spirituale

 

Giacomo Albano

 

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Le stelle circumpolari sono quelle che hanno una declinazione troppo settentrionale per poter tramontare a una certa latitudine, e quindi restano sempre sopra l'orizzonte. Fin dai tempi degli antichi Egizi, esse erano definite “stelle imperiture” perché simboleggiavano il mondo divino che non è soggetto a nascita, corruzione e morte. E in effetti sembrano proprio avere un grande potere relativamente agli eventi di natura sacra e iniziatica, sia in astrologia mondiale che individuale.

Non a caso, vi sono molti monumenti egizi che sono allineati all'azimut di massima digressione delle stelle circumpolari, in particolare di quelle del Grande Carro. Ma cos’è l’azimut di massima digressione? Si tratta della massima distanza angolare che una stella circumpolare può raggiungere dal Polo Nord (verso Est o verso Ovest) nel corso della loro rotazione diurna. 

Per le stelle circumpolari l’azimut di massima digressione ha un’importanza che può essere paragonata a quello di levata e tramonto delle altre stelle. In realtà la stessa cosa vale per le stelle anticircumpolari, cioè per quelle che hanno una declinazione così meridionale da non poter sorgere a una certa latitudine, e quindi restano sempre sotto l'orizzonte. In questo caso si tratta della massima digressione dal loro Polo di riferimento, che è il Polo Sud.

Le varie ricerche che ho compiuto a questo riguardo sembrano dimostrare che la massima digressione delle stelle circumpolari e anticircumpolari ha un particolare significato proprio relativamente alle vicende sacre e iniziatiche, e più in generale riguardanti la vita spirituale nei suoi eventi più significativi. Questo spiega anche perché gli Egizi abbiano attribuito tanta importanza ad essa nell'orientamento dei loro monumenti sacri.

Dal punto di vista astrologico la conseguenza più importante di tutto ciò è che dovremmo considerare anche i paran che le stelle circumpolari formano al momento in cui giungono alla loro massima digressione est o ovest. In altre parole, dovremmo verificare quali pianeti nel giorno della nascita sono angolari mentre la Stella Polare (o un’altra stella circumpolare) si trova alla sua massima digressione Est o Ovest. Gli altri possibili paran sono quelli soliti, ovvero quelli formati con i pianeti mentre queste stelle culminano o anticulminano. 

Ricordiamo che i paran si dimostrano efficaci anche se non sono presenti al momento della nascita, ma comunque si formano nel corso di quel giorno, anche se ovviamente quelli presenti al momento della nascita hanno una forza particolare.

In un tema natale dovremmo anche verificare se al momento della nascita vi sia qualcuna di queste stelle che si trova al suo azimut di massima digressione, prestando attenzione innanzitutto alla stessa Stella Polare. 

Il programma Stellarium può rendere più facili queste verifiche perché riporta l'azimut di massima digressione est e ovest di tutte le stelle circumpolari. Non riporta quello delle stelle anticircumpolari, ma esso può essere ricavato facilmente da quello delle stelle circumpolari che hanno una declinazione uguale e opposta: basta aggiungere 180° se esso è inferiore a 180° e sottrarli nel caso opposto.

Ed è sempre con l'aiuto di questo programma che possiamo facilmente verificare i paran formati da queste stelle con i pianeti il giorno della nostra nascita.

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Bernadette Soubirous e Cassiopea, “la regina del Cielo”

Esaminiamo per esempio il tema Natale di Bernadette Soubirous, la veggente di Lourdes. Tra le immagini stellate che meglio rappresentano la Madonna, oltre alla costellazione della Vergine non possiamo non menzionare anche la circumpolare costellazione di Cassiopea, “la regina del Cielo”. 

Infatti, la stella Navi di Cassiopea raggiungeva la massima digressione est pochi minuti prima della nascita della santa, nello stesso momento in cui Venere culminava con lo Stellium e la Luna era al Fondo Cielo. Essa quindi era attivata con forza da un paran con ben quattro pianeti natali (Venere era congiunta a Mercurio e a Saturno), e lo era in quella che probabilmente è la forma più potente dal punto di vista “iniziatico”, cioè in base al suo azimut di massima digressione e ai relativi paran. Poiché la Luna e Venere concordano con i significati potenzialmente mariani di Navi, gli effetti sono stati più forti e più univoci. 

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Sopra: la costellazione di Cassiopea, e accanto ad essa quella di Cefeo

 

 

 

Un altro dato interessante è il fatto che a quei tempi e a quella latitudine molte stelle di Cassiopea avevano un azimut di massima digressione intercardinale (circa 45° la massima digressione est e circa 315° quella ovest). In un precedente articolo abbiamo spiegato che i punti intercardinali sono quelli esattamente a metà tra i punti cardinali, ai quali anche gli Egizi attribuivano molta importanza, al punto da sceglierli per l’orientamento astronomico di vari monumenti. Per esempio, un azimut di 45° è il punto medio tra Il Nord (0°) e l'Est (90°). E 315° è il punto medio tra l'Ovest (270°) e il Nord (360° = 0°). 

Possiamo quindi ritenere che una stella che sorge, tramonta o raggiunge la sua massima digressione a un azimut cardinale o intercardinale abbia una particolare capacità di manifestarsi in forme evidenti e riconoscibili. Questo da un lato discende dall’importanza e dal simbolismo dei punti cardinali (nello zodiaco di Dendera essi sono rappresentati come quattro pilastri del Cielo), dall'altro spiega perché gli Egizi attribuivano tanta importanza a questo tipo di orientamenti per i loro monumenti. Del resto tutta l’Astrologia è basata sul pitagorismo, come dimostra il fatto che gli angoli corrispondenti agli aspetti usati in astrologia sono quelli significativi della geometria pitagorica: gli astri che formano uno di questi angoli hanno una maggiore capacità di interagire tra loro e di manifestarsi nella nostra dimensione.

 

 

 

 

Padre Pio e la Croce del Sud

 

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La piccola costellazione della Croce del Sud che si trova proprio sotto il cavallo del Centauro

 

 

Ne abbiamo la conferma esaminando il tema natale di un altro mistico. Si tratta di Padre Pio. In questo caso viene in rilievo una costellazione anticircumpolare, e non ci stupisce constatare che si tratta proprio della Croce del Sud. Anche questa costellazione aveva un azimut di massima digressione intercardinale alle latitudini in cui Padre Pio è nato e ha operato (135° quella Est, 225° quella Ovest). 

Non a caso al momento del ritorno solare del 1918 (anno delle stimmate) la Croce del Sud era a un azimut intercardinale, e alcune sue stelle avevano pochi minuti prima raggiunto la loro massima digressione ovest. Era giorno di Plenilunio, e la Luna era in paran proprio con alcune stelle della Croce del Sud, perché tramontava mentre esse raggiungevano la loro massima digressione e il Sole sorgeva all'orizzonte. Peraltro questo paran si era perfezionato pochi minuti prima del ritorno solare, ed era ulteriormente rinforzato dalla presenza di Saturno al Fondo cielo mentre il Sole sorgeva e la Luna tramontava. 

Ma quel giorno i pianeti formavano anche altri paran con le stelle della Croce del Sud. Per esempio, il Sole culminava mentre Imai raggiungeva la massima digressione est. Poco dopo la Luna giungeva al Fondo cielo mentre Acrux raggiungeva la massima digressione est. Inoltre la Croce del Sud culminava mentre la Luna sorgeva e Giove tramontava. 

In particolare, in quel giorno di Plenilunio - anzi, praticamente al preciso momento del ritorno solare - il Sole sorgeva e la Luna tramontava mentre le stelle della Croce del Sud raggiungevano la massima digressione ovest. E questo creava le potenzialità per una importante manifestazione del simbolismo di questa costellazione nella vita del nativo. E infatti fu proprio quell'anno che Padre Pio ricevette le stimmate, cioè i segni della crocifissione sul suo corpo. 

Chi è interessato ad approfondire questi temi - in particolare il ruolo delle stelle e dei loro cicli - sia nel tema natale che a livello mondiale, nonché nell'astrologia di spazio locale, troverà forse interessante la lettura de La Matrix stellare, un'opera della quale in questi ultimi mesi ho pubblicato i volumi 5, 6 e 7. 

 

Video di presentazione del vol.5

Video di presentazione del vol. 6

 

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