Vi propongo qui di seguito un estratto dal mio libro di recente pubblicazione “Manuale di astrologia mondiale”. Si tratta di un brano tratto dal capitolo sulle comete, un argomento tra i più affascinanti, ma anche tra i più trascurati dall’astrologia moderna. Il libro può essere acquistato qui con lo sconto del 20% http://www.lulu.com/spotlight/Astrologo, valido però solo fino al 7 dicembre 2015. In alternativa potete acquistarlo su Amazon o gli altri rivenditori on-line.
Le comete in astrologia …..Abbiamo già visto che Tolomeo ci invita a prestare attenzione all’eventuale apparizione di comete nei tempi delle eclissi. Ma poco dopo specifica che le comete sono annunciatrici di eventi importanti anche quando appaiono in qualsiasi altro momento. Secondo Tolomeo in via generale le comete in quanto tali hanno una natura Marte-Mercurio, e in effetti esse sono tradizionalmente associate alla siccità (Marte) e a venti e tempeste (Mercurio). Ma questa attribuzione ha a che fare anche con la natura stessa del fenomeno, visto che le comete appaiono all’improvviso e si muovono molto velocemente, rivelando così una natura ignea. Gli eventi che più spesso sono stati attribuiti alle comete sono guerre, siccità, carestie, catastrofi naturali, morte o avvicendamento di sovrani, instaurazione di nuove religioni e pestilenze. Per prevedere in quali zone del nostro pianeta una cometa farà sentire i suoi effetti, dobbiamo considerare il segno dello zodiaco in cui appare la prima volta e l’inclinazione della sua coda, cioè la regione verso cui è rivolta. Ecco cosa dice a questo riguardo Girolamo Cardano: “Ad esempio, se la cometa è in Ariete, l’evento si verificherà in Britannia o in Germania; e poiché la Britannia differisce dalla Germania, vedendo verso dove punta la coda vedremo se sarà in Britannia o in Germania. Infatti se la cometa sarà più meridionale della Britannia o della Germania, e volterà la coda a destra, indicherà la Russia; se la volgerà un po’ più a sinistra, significherà la Frisia; ma se la volgerà molto a sinistra, la Britannia” . Quanto più a lungo la cometa resta visibile, tanto più a lungo dureranno i suoi effetti, e di solito quelle visibili per più tempo portano anche eventi più significativi. Per quanto riguarda invece la velocità con cui essi si manifesteranno, se la cometa è orientale rispetto al Sole gli effetti si faranno sentire subito, mentre saranno ritardati se è occidentale. Ovviamente grande attenzione bisogna fare anche alle comete che appaiono durante una grande congiunzione, oppure poco prima o poco dopo. A questo riguardo il Cardano cita la congiunzione Giove-Saturno del 1504 in Cancro, alla quale nel 1506 fece seguito l’apparizione di una cometa: due anni dopo ci fu nell’Insubria una terribile siccità, tale che per quasi un anno non cadde una goccia di pioggia.
Il moto delle comete dev’essere osservato al fine di comprendere da dove origineranno gli eventi. Se per esempio una cometa si sposta da oriente a settentrione, il male da essa annunciato verrà da oriente e coinvolgerà le nazioni del nord. Secondo il Cardano le comete che si muovono contro l’ordine dei segni annunciano cambiamenti relativi alle religioni, e ciò perché “questo moto è proprio del primo cielo, e viene perciò da Dio come motore supremo” .
Tutte le comete hanno una generale natura Mercurio-Marte, ma possono acquistare anche una più specifica natura di altri pianeti sulla base di altri fattori. Riguardo al colore delle comete valgono le stesse osservazioni che abbiamo fatto a proposito delle eclissi. Un colore nerastro o spento indica cose della natura di Saturno. Parimenti il bianco è associato a Giove, il rosso a Marte, il giallo a Venere, i colori variegati a Mercurio. Ma a questa sua particolare natura planetaria si associa sempre la generale natura Marte-Mercurio, che arreca sempre qualche danno. Se per esempio la cometa è gioviale “mescolerà agli effetti negativi qualche cosa di positivo, ad esempio venti che per molti aspetti saranno salutari e fecondi; ma insieme comporterà dissidi tra sacerdoti all’interno della religione cristiana, battaglie, brevi guerre, ascessi e febbri acute” . Parimenti, se è venerea può portare problemi relativi alla religione islamica, malattie, febbri violente, eretici, principi sedizioni o demagogici. Se è mercuriale, tempeste, terremoti, venti dannosi, nuove arti e invenzioni che però possono essere pericolose per il genere umano. È bene verificare anche se la cometa è congiunta o opposta a un pianeta, perché ciò può consentirci di comprendere meglio la sua natura e i suoi effetti. E lo stesso vale per le congiunzioni con le Stelle Fisse: se per esempio è congiunta a Regulus, può indicare una guerra scatenata per ambizione. Poiché inoltre le comete hanno affinità con l’ottava sfera, è importante considerare anche le costellazioni in cui si trovano. Se per esempio una cometa appare nella costellazione della Nave di Argo, può annunciare naufragi o cose simili. Un altro elemento da considerare è la forma di una cometa. Se per esempio è simile a una spada, rivela con questo stesso la sua natura di Marte, e quindi può annunciare distruzioni e delitti. Quelle con una chioma piccola, variopinta e lucente sono della natura di Mercurio, e portano venti, sedizioni ed eresie. Quelle nere con la coda corta e priva di chioma sono della natura di Saturno, e annunciano guerre lunghe, lebbra e altre cose della natura di questo pianeta. E così via.
Dalla grandezza della cometa giudicheremo l’entità degli eventi da essa annunciati. E data la rarità delle comete, se la loro visibilità dura a lungo esse possono far sentire i loro effetti anche per molti anni. Ma non è detto che gli effetti si facciano sentire subito, perché spesso sono posticipati di molto: “L’inizio degli effetti può essere differito di tanti mesi, quante sono le ore diseguali da cui la cometa dista dall’Asc” (G. Cardano, op.cit.). Una cometa non annuncia di solito un singolo evento, ma una molteplicità di eventi, ed essi possono dunque accadere anche negli anni successivi. Essi cessano quando l’energia della cometa si esaurisce, cosa che accade per esempio quando sopravviene un’altra cometa di natura contraria, che operando altri effetti con la sua forza annulla gli effetti della precedente; oppure perché un’eclisse o congiunzione di natura contraria avviene in luoghi contrari alla cometa .
Ai fini della nostra previsione è importante anche erigere una carta del cielo per il momento in cui la cometa appare per la prima volta. Ma poiché non è facile individuare questo momento, anche gli astrologi del passato ricorrevano spesso ad altre soluzioni. La migliore è sicuramente quella suggerita da Haly nel suo commento a Tolomeo, e consiste nel prendere come carta di riferimento quella della sizigia che precede l’apparizione del fenomeno celeste. Per esempio il Cardano riporta il caso di un autore arabo che prese il momento del Novilunio verificatosi dopo l’apparizione della cometa. Ai nostri giorni alcuni astrologi considerano il momento del suo passaggio al perielio. In ogni caso (e questo vale anche per le novae e le supernovae che stiamo per esaminare) questi punti restano sensibili ai transiti dei pianeti per tutto il tempo in cui la cometa resta astrologicamente attiva (tempo da determinare in basi ai principi di cui abbiamo già detto, anche se a questo riguardo non c’è molta chiarezza). Secondo il Cardano le stelle cadenti possono essere degne di attenzione solo qualora appaiono in concomitanza con un’eclisse e siano molto frequenti o molto grandi: esse annunciano eventi di minore rilevanza, meno durevoli, ma più rapidi nel giungere, e comunque negativi…..CONTINUA………..
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